Just Keep Moving #030

Breve storia.

Un pollo e un maiale stanno passeggiando l’uno accanto all’altro, entrambi persi nei propri pensieri. Vagano avanti e indietro per l’aia della fattoria fin quando il pollo, quasi come fosse appena stato folgorato sulla via di Damasco, rompe il silenzio con una proposta per il maiale.

“Io e te dovremmo aprire un ristorante!”

Il maiale, preso alla sprovvista dalla stravagante uscita del pennuto, smette di passeggiare e comincia a ragionare sulla proposta appena ricevuta. Passa qualche minuto, forse più di qualche, e poi risponde.

“Ci sto, apriamo un cazzo di ristorante!”

Galvanizzati dall’idea di diventare ristoratori, i due si mettono subito a discutere i dettagli dell’operazione. Decidono il numero dei coperti, il colore delle pareti, la grandezza della cucina e tutto il resto. Resta ancora una cosa: trovare il nome!

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Just Keep Moving #029

Di fronte alla crudeltà della vita non bisogna arrendersi, ma rispondere con più vita.

Inizia così, il 29º episodio di JKM, con una citazione di Nietzsche che ho scoperto l’altro ieri (google non mi dà conferme in merito, ma la frase è bellissima quindi checazzomenefregaame).

Un episodio che inizia, dicevo, con questo inno alla vita che mi trova però, malinconico. Della mia malinconia e della sua radice, ne parlerò alla fine del post. Ora voglio concentrarmi sulla vita, mettendo da parte per un attimo la crudeltà che n’è, ahimè, l’altra faccia della stessa medaglia.

Vita, la mia in particolare, che nei mesi in cui ho marinato questo blog, di movimento ne ha visto tanto.

A partire dal progetto che mesi fa promettevo di raccontare settimanalmente in questa rubrica, la mia scuola privata per l’insegnamento della lingua inglese.

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Just Keep Moving #028

Ciao! Quello di oggi sarà il 28º episodio della serie JKM, e il tema di questa puntata sarà il Public Speaking.

Entro subito nel vivo del discorso, e vi spiego come mai ho scelto il termine “Public Speaking” (volutamente in inglese) e non “parlare in pubblico”. La risposta è molto semplice. Ho scelto il termine inglese, perché questa professione in Italia non esiste. O almeno, esiste da molto poco. Ed essendo una professione più che prematura, quasi non viene riconosciuta.

I pochi italiani che la praticano, i cosiddetti public speaker, definiscono se stessi attraverso la terminologia inglese. Che tu lo faccia da una piattaforma online, o da un palco, non ti classificherai mai come parlatore pubblico, ma come speaker.

Ma cosa fa, nella pratica, uno speaker? Lo dice la parola stessa, parla! Viene definito speaker, chiunque trasmetta un messaggio a un gruppo di ascoltatori, usando le proprie parole. Ne esistono di diversi tipi, da quelli che lo fanno in pubblico (cosiddetti public speaker), a quelli che lo fanno attraverso il microfono di una radio (speaker radiofonici), a quelli che lo fanno per trasmettere motivazione (speaker motivazionali), eccetera. Il fine comune di tutte queste figure, è sempre e soltanto comunicare un messaggio a chi le sta ascoltando.

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Just Keep Moving #027

Questa mattina mi sono svegliato, e una volta aperto il computer, sono stato salutato da un triangolino giallo ben posizionato sulle cinque linee del Wi-Fi. Nel panico ho aperto chrome, e visto confermata la paura più grande del mondo moderno. Internet non funzionava, ed io ero totalmente scollegato dal mondo.

Ora, per evitare di suonare troppo drammatico, so bene che per collegarmi all’etere mi sarebbe bastato usare la rete mobile del telefono. Un semplice clic su “disattiva Wi-Fi”, ed il gioco sarebbe stato fatto. In un attimo, mi sarebbero state riaperte le porte del mondo in cui tutti, in quantità differenti, buttiamo una parte del nostro tempo.

Nonostante fossi più che tentato, ho deciso di non farlo, perché non volevo distrazioni. Il calendario segna la data “6 gennaio 2019”, ed io non ho ancora scritto il primo post dell’anno nuovo. Se voglio davvero raggiungere l’obiettivo che mi sono prefissato, devo essere costante, e ad oggi non lo sono. Quindi mi sono seduto davanti allo schermo, ho fissato per un po’ il documento bianco di Word (tutte le volte che scrivo con il computer non posso fare a meno di pensare a quanto mi piacerebbe farlo su carta vera), e piano piano sono arrivate le prime parole.

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Just Keep Moving #026

10 novembre 2018.

Verolanuova.

Camera di Marqo.

Episodio numero 26 di JKM.

Quello che seguirà non è un aggiornamento sullo stato dei miei progetti, ma un ragionamento che credo possa essere applicabile a qualunque ambito della propria vita.

Come ho scritto nel mio ultimo post, questa serie di articoli ha come filo conduttore il movimento. Non tanto il movimento fisico, quanto più quello dello spirito. E fino a qui, niente di nuovo.

Nell’ultimo periodo, ho cercato in tutti i modi di alimentare il “fuoco” che mi brucia dentro, così da muovermi più velocemente. Tra tutto, ho trovato che il miglior carburante per mettermi in moto, è l’ispirazione. Principalmente per due fattori: è gratuita, e facilmente reperibile.

Attraverso audiolibri, video su Youtube, podcast e interviste di ogni genere, ho ascoltato le storie di persone di successo,che ce l’avevano già fatta, ed ho cercato il più possibile di immedesimarmi in loro. Continua a leggere Just Keep Moving #026

Just Keep Moving #025

Ciao! Quello che seguirà, sarà un breve aggiornamento su quanto è successo in questi ultimi mesi. Ho deciso di includere questo post nella serie JKM, anche se non è strettamente legato alla scrittura di Venti Decimi, perché parlerà di movimento.

Mi fa sempre sorridere il titolo che ho dato a questa serie di articoli, se considero il fatto che di movimento, in senso fisico, non ne posso fare. Suona come una battuta, una di quelle che sparo a bruciapelo per vedere disegnarsi sul volto della persona che ho di fronte, un’espressione scandalizzata. Eppure, nonostante la leggerezza di questa affermazione, mi basta sussurrarmela di tanto in tanto, per sapere che sto andando nella giusta direzione. Continua a leggere Just Keep Moving #025

Just Keep Moving #024

Buongiorno, e buona domenica. Quello che seguirà, sarà un breve aggiornamento sul progresso di Venti Decimi. Ci eravamo lasciati nell’ultimo post, con io che raccontavo come avessi individuato 65 punti da rivedere, o riscrivere, nella prima bozza del libro. Era il 27 agosto, e mi trovavo al punto numero 10. Ad oggi, sto iniziando a rivedere il punto numero 44, il che significa che tra 21 punti, la bozza sarà terminata, e pronta per essere letta. Continua a leggere Just Keep Moving #024

Just Keep Moving #023

Ciao! Un po’ di tempo fa, dissi che sarebbero seguiti aggiornamenti al post numero 22 di questa serie, ed oggi è il giorno giusto per farlo. Partiamo da me, la mente che ha partorito tutto questo. Sta finalmente per finire, il mese estivo che odio di più in assoluto. Agosto, secondo il mio modesto parere, rappresenta l’immobilità. Sono tutti con le chiappe al sole, sdraiati in spiaggia a sollazzarsi, che si guardano bene dal fare qualcosa che abbia un non so che di produttivo. Continua a leggere Just Keep Moving #023

Just Keep Moving #022

Ciao! Ti ricordi di me? Come no? Sono io, Marqo con la Q! Quello che scriveva tempo fa, su questo blog disperso nell’etere. Quello bello, simpatico, accattivante, modesto e moderatamente disabile. Quello che ti aveva promesso che avrebbe continuato a scrivere! Ancora niente? Vabbè, fa nulla. Mi dispiace, ma non posso biasimarti. Hai tutte le ragioni di questo mondo! Sono stato assente per troppo tempo, è normale che il mio ricordo sia svanito. Ma veniamo a noi. Continua a leggere Just Keep Moving #022

Just Keep Moving #021

Buongiorno, e buona domenica! Quello che stai per leggere, è il 21º episodio della serie JKM. 21 vittoria, grande baldoria, come direbbe Jim Sturgess nel film dedicato al Black Jack, 21 (se non l’hai mai visto, ti consiglio di farlo al più presto)! Ma veniamo a noi.

Come dicevo nell’ultima puntata, l’obiettivo di oggi è provare a spiegare cosa sia per me, la scrittura. È una domanda che mi sono posto spesso, e a cui faccio fatica a dare una risposta soddisfacente. Partiamo dall’inizio. Nella mia vita, ci sono sempre stati momenti dedicati alla scrittura. Che fossi a scuola, a casa, o in vacanza, ho molti ricordi di me mentre scrivo i miei pensieri sulla carta.

Da bambino, per esempio, avevo customizzato un’agenda della banca che mi aveva dato mia madre, rilegandola con del feltro grigio molto spesso, su cui avevo poi applicato le iniziali del mago più famoso del mondo, HP. Il risultato, non era stato dei migliori, ma quell’agenda era diventata il mio diario, e ne ero terribilmente orgoglioso. Ogni sera, su una nuova pagina, appuntavo gli avvenimenti della giornata, e descrivevo le mie emozioni. Continua a leggere Just Keep Moving #021