Tradimento

L’idea di oggi era di parlare di visibilità, ma come spesso mi capita, sento il bisogno di esorcizzare dei pensieri che mi frullano in testa da stamattina, e lo farò buttandoli giù in forma scritta. Di questo processo, di esorcismi e di come io riesca a liberarmi di determinate emozioni attraverso la scrittura, voglio parlare in futuro. Mi piacerebbe descrivere il Mio processo creativo, che ad oggi definirei un blocco dello scrittore al contrario. Al contrario, perché ci sono delle emozioni che riesco a liberare solo attraverso la scrittura. Mi capita di essere fermo su un pensiero, una sensazione o uno stato d’animo, e scrivere mi aiuta. Le prime parole hanno lo stesso effetto di una crepa su una diga, e senza che me ne renda conto il rigagnolo d’acqua iniziale si trasforma in un fiume in piena, che porta via con se i detriti, liberandomi. Comunque, sto divagando, e di questo voglio parlarne in futuro.

L’argomento che voglio trattare nel post di oggi, è il tradimento. Non di un tipo di tradimento specifico, ma nel senso più generale del termine. Comincio, quindi, facendovi la seguente domanda: vi siete mai sentiti traditi? E ancora: avete mai tradito?

Sentirsi traditi, o aver tradito, la domanda che vi starete ponendo potrebbe essere chi, o che cosa. Chi ho tradito? (O chi ha tradito me?) Cosa ho tradito? (O che cosa, di mio, è stato tradito?)

A voi che leggete lascio libera interpretazione delle mie parole.

Io è da stamattina che mi sento tradito. Ed è la prima volta in vita mia, che provo questa emozione in maniera così intensa.

Vi potrà sembrare strano, ma alla verde età di 27 anni (fatta eccezione per qualche screzio adolescenziale) non penso di essere mai stato tradito. Si può obiettare, che da un certo punto di vista a tradirmi sia stata la vita. Ma come ho ripetuto fino a quasi lo sfinimento, la vita a noi non deve nulla, tanto meno la fedeltà. Quindi no, non ero stato mai tradito.

Anzi, se c’è qualcuno che ha tradito, in tutte le sfumature possibili del termine, l’imputato sono certamente io. Ho tradito ragazze, la fiducia delle persone, le aspettative fatte sul mio conto. Ho tradito innumerevoli volte, fino a perderne il conto. E passare da carnefice, a vittima, mi ha colpito con l’intensità di un pugno.

Sono taciturno (chiaro sintomo di tempeste emotive in corso, considerando il fatto che non chiudo mai la bocca), ostinato nel mio silenzio a cercare una risposta ai mille perché che mi pongo. Da stamattina esamino questa sgradevole sensazione che mi lascia tanto, tantissimo amaro in bocca. Ne osservo ogni lato, ogni contorno, ogni sfumatura. Cerco di individuarne l’origine, ma mi si palesa soltanto la foce. E visto che non la posso arginare, della foce parlerò.

Fa davvero schifo, sentirsi traditi. Se a farlo poi è una persona in cui riponiamo fiducia, questa sensazione va moltiplicata all’infinito periodico. Ci si ritrova, sgomenti, a mettere tutto in discussione. Perché un tradimento, piccolo o grande che sia, sbriciola la fiducia. La polverizza, e al suo posto stende un mare di incertezza, e dubbi. Ti porta a credere che di vero non ci fosse nulla.

Se ti veniva professata solenne sincerità quando dietro agli occhi si celava una menzogna, e hai la fortuna (o sfortuna) di scoprirlo, non crederai più a nulla. Laddove c’era certezza, si insinuerà il dubbio, e le tante verità, non lo saranno più. I dubbi, e le intuizioni, si trasformeranno in certezze, e svanirà la magia.

Quella stessa magia di cui vittima e carnefice sono stati, una volta, artefici, sarà spazzata via. Il più puro dei ricordi, diventerà nebbia.

Oggi, che ricopro il ruolo della vittima, prometto a me stesso che mai più, sarò carnefice.

All’origine del mio male, voglio dire che sì, oggi sono abbattuto. Andrò a dormire con le ossa rotte, ma domani non mi sveglierò sconfitto. Il suo tradimento non mi trasformerà in un cinico, miscredente nei confronti di tutto, e di tutti.

Continuerò a credere, a riporre fiducia nell’altro, per giocarmi un’emozione.

A costo di ritrovarmi, come un illuso, a calpestare lo stesso sentiero su cui cammino oggi.

8 commenti su “Tradimento”

  1. tu Colpisci sempre forte …. la prossima volta che tradirai di nuovo… vorrei essere con te a ridere…..e tradirai ancora consapevole adesso di quanto fa male…. follia
    Umana tanto assurda quanto vera….

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