
Ehilà! Buona festa della liberazione! Esiste forse giorno migliore per pubblicare l’ottavo episodio di JKM? Tu che leggi sei in vacanza, ed io festeggio il mio onomastico. Non che m’interessi troppo, mi ricordo che il 25 aprile è San Marco quando me lo ricorda la mia nonnina. Anche oggi, nonostante i suoi 96 anni, non ha mancato di farmi gli auguri. Ed io, come faccio da 26 anni a questa parte, l’ho calorosamente ringraziata.
Ma veniamo a noi. La domanda è sempre una, ed una soltanto: “Come sta andando il tuo libro?” E la risposta che ti do oggi, è che procede. C’è del progresso, per essere più preciso. La cosa più interessante, che ho notato negli ultimi giorni, è che scriverlo mi sta facendo fare i conti con me stesso. Aver intrapreso questo viaggio, sta rivelando i miei punti deboli e i miei punti di forza. Ieri sera, mentre parlavo con Chiara, la mia fidanzata, ho espresso il concetto con una chiarezza che mi ha quasi sbalordito.
Mentre lei mi ascoltava, ed io vomitavo parole (se non l’avessi ancora capito, parlo davvero troppo), sono riuscito a descrivere me stesso in maniera quasi perfetta. Senza lusinghe, né auto celebrazioni. Ho semplicemente elencato i miei pregi ed i miei difetti. Non che non ci avessi mai provato, sia chiaro. Ma come dicevo qualche riga più in su, aver annunciato al mondo (sì, sono il solito megalomane) che voglio portare a termine un progetto di queste proporzioni, mi ha forzato a fare un viaggio introspettivo. Ed ho dovuto essere sincero con me stesso, senza raccontarmela troppo.
Il risultato è stato il seguente. Mi ritengo una persona di talento, e penso di esserlo in diversi campi. A questo talento, però, incollata come una cozza, c’è una dose massiccia di accidia. Vorrei con tutto me stesso poter dire di essere uno stakanovista, ma tale definizione non fa parte della mia natura. Sono in continua lotta con me stesso. Da un lato ci sono i miei sogni, gli obiettivi e tutto ciò che nella vita voglio raggiungere. Dall’altra, c’è una scimmietta carina e simpatica di nome Cazzeggio. E Dio solo sa, quanto sa essere attraente.
In questo scontro, vedo chiaramente entrambi i fronti. E mentre scrivo questo post, mi rendo conto che questa serie di articoli mi sta aiutano ad ammaestrare la scimmietta. Stanno diventando un’abitudine, e mi insegnano ad essere più metodico. A rispettare le scadenze, e gli impegni presi.
Ci sono ancora i momenti in cui le cedo il timone, e lascio che mi porti alla deriva, ma succede con una frequenza minore. Cazzeggio farà per sempre parte della mia vita, ma voglio che non sia più in comando della nave. Ho troppi progetti da realizzare, e non ho idea di quanto tempo mi rimanga sulla terra. Potrebbero essere decenni, potrebbero essere giorni. Se riesco a mantenere questa consapevolezza, andrò spedito in direzione dei miei obiettivi.
Concludo così, questo ottavo episodio. Nel prossimo parlerò più del libro, te lo prometto. Ah, prima di salutarci, consiglio a chiunque stia leggendo, di prendersi del tempo per sé per cercare di capire chi è veramente. Se non sai da dove partire, non saprai mai dove devi andare.