Almiro.

“Un ragazzo che sorrideva sempre, che amava la buona cucina e che ha conquistato subito tutti in famiglia”, con queste parole la nonna mi ha descritto centinaia di volte i primi momenti passati con te, come quando venivi a Verola e facevi tornare a casa tardi la zia, o quando andavi con tutta la famiglia a Igea Marina e facevi giocare mia mamma che era ancora una bambina. Sei riuscito a conquistare tutti quelli che hanno avuto la fortuna di incontrarti, compresi due gemelli di nome Marco e Andrea, che da subito ti hanno eletto come modello da seguire.

Tu per me sei sempre stato sinonimo di divertimento, smaniavo all’idea di stare con “il mio zio geometra” che mi portava in cantiere e mi faceva guidare il Merlo, che lasciava che mi bardassi con elmetto, occhiali protettivi, mascherina e guanti in pieno agosto per vedermi giocare a fare il muratore e che mi prometteva un posto di lavoro nella sua impresa. Nessun’altra persona adulta, tranne mio padre, è mai riuscita a farmi giocare e divertire come hai fatto tu, forse perché in fondo non sei mai davvero cresciuto del tutto e hai preferito mantenere in vita il bambino che c’è dentro ognuno di noi.

Oggi compiresti sessant’anni, io ti telefonerei per farti gli auguri e ci prenderemmo in giro a vicenda, ma per colpa di un tumore sono undici anni che il tuo compleanno lo festeggiamo nella mia mente, dove ti immagino sorridente mentre mi parli di quello che faremo quando sarò guarito o mentre sproni Andrea a fare altri tatuaggi e ridi come un matto quando la gio si incazza con te. Oggi come non mai avrei bisogno di te, dei tuoi consigli e delle tue risate, di sapere cosa ne pensi dell’uomo che sono diventato, se sei fiero di me oppure no. Nei miei ricordi tu non sei mai ammalato perché non hai mai permesso alla malattia di manifestarsi davanti ai miei occhi, non le hai mai permesso di cancellare il sorriso che avevo stampato in faccia ogni volta che ti vedevo.

Il cancro avrà anche portato via il tuo corpo, ma tutto quello che sei stato lo vedo vivere ogni giorno in ogni ricordo che ho di te. Buon compleanno Almiro, ti voglio bene.

Marco

 

 

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