
L’idea di oggi era di parlare di visibilità, ma come spesso mi capita, sento il bisogno di esorcizzare dei pensieri che mi frullano in testa da stamattina, e lo farò buttandoli giù in forma scritta. Di questo processo, di esorcismi e di come io riesca a liberarmi di determinate emozioni attraverso la scrittura, voglio parlare in futuro. Mi piacerebbe descrivere il Mio processo creativo, che ad oggi definirei un blocco dello scrittore al contrario. Al contrario, perché ci sono delle emozioni che riesco a liberare solo attraverso la scrittura. Mi capita di essere fermo su un pensiero, una sensazione o uno stato d’animo, e scrivere mi aiuta. Le prime parole hanno lo stesso effetto di una crepa su una diga, e senza che me ne renda conto il rigagnolo d’acqua iniziale si trasforma in un fiume in piena, che porta via con se i detriti, liberandomi. Comunque, sto divagando, e di questo voglio parlarne in futuro.
L’argomento che voglio trattare nel post di oggi, è il tradimento. Non di un tipo di tradimento specifico, ma nel senso più generale del termine. Comincio, quindi, facendovi la seguente domanda: vi siete mai sentiti traditi? E ancora: avete mai tradito?
Sentirsi traditi, o aver tradito, la domanda che vi starete ponendo potrebbe essere chi, o che cosa. Chi ho tradito? (O chi ha tradito me?) Cosa ho tradito? (O che cosa, di mio, è stato tradito?)
A voi che leggete lascio libera interpretazione delle mie parole.
Io è da stamattina che mi sento tradito. Ed è la prima volta in vita mia, che provo questa emozione in maniera così intensa.
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