Wake up.

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Sto nel letto con gli occhi chiusi ma sono già sveglio, la sento respirare lentamente, sento il profumo della sua pelle e dei suoi capelli, mi godo questa sensazione ancora qualche secondo e poi apro gli occhi. La visione che mi si presenta ha qualcosa di ultraterreno, come se nel mio letto ci fosse un angelo e non una ragazza, il sole che filtra dalla finestra la illumina senza svegliarla e io perdo la cognizione del tempo mentre la guardo. I lunghi capelli biondi appoggiati sul cuscino, le palpebre chiuse come se stessero nascondendo il segreto dei suoi occhi azzurri, le labbra rosse socchiuse in un sorriso che egoisticamente decido mio ma che in fondo so appartenere a tutti quelli che hanno la fortuna di vederlo nella propria vita, il seno che si alza e si abbassa ritmicamente mentre lei respira e le lenzuola che sembrano abbracciare le sue gambe sinuose. Mi riscuoto dal torpore solamente quando quei due occhi di una bellezza indescrivibile si aprono e mi fissano, quando il sorriso che le affiora sulle labbra è davvero solo per me e quando con voce soave mi chiede: “è tanto che sei sveglio a fissarmi?”

Ripenso a questo post, la bacio e le rispondo: “più o meno da tutta la vita”.