Netlog.

Ricordatidelfrenodietro.Stavo guardando il mio vecchio profilo di Netlog e non ho potuto fare a meno di pensare, con una punta di tristezza, a quanto mi manchi quel periodo della mia vita. Ho “sfogliato” le foto una ad una cercando di rivivere le sensazioni che gli “vorticavano” attorno nel momento in cui le ho scattate, ho risentito l’odore di mare che aleggiava nel campeggio in Corsica, mi sono nascosto dal caldo soffocante di Luglio in casa Canclini e trepidante ho atteso un Booster che sembrava non essere pronto mai, ho rivisto la seconda C dell’ITIS di Cremona e le risate che mi facevo con il Blando, ho sentito il sapore di sigaretta che accompagnava ogni mio intervallo e mi sono sentito un’altra volta onnipotente mentre la ruota davanti del mio motorino si staccava da terra e cominciava l’impennata.

Quello che per molti dei miei coetanei è un periodo di cui vergognarsi e da seppellire sotto un mucchio di scuse e imbarazzo, nel mio caso rappresenta i migliori anni della vita. Come i “vecchi” che, nella speranza di non vederli sparire per sempre, caricano foto su facebook che li ritraggono negli “anni migliori”, così anch’io mi ostino a portare appresso il bagaglio dei ricordi che reputo più belli per poterli, ogni tanto, riassaporare. Giorni di vita in cui avevo tutto il necessario per esser felice e nemmeno lo sapevo.

Non so nulla di quello che il futuro ha in serbo per me, ma di una cosa posso essere quasi sicuro: Smetterò di sognare quei giorni soltanto da guarito o da morto.

 

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