Boom! Bentornato a JKM, la serie di post di cui non ho ancora capito l’utilità, in cui parlo del libro che sto scrivendo! Nell’ultimo episodio, ho condiviso con voi diverse idee che mi piacerebbe sperimentare. Grazie ai commenti, ho capito che per ora, devo focalizzarmi su poche cose, e farle bene! Continuare con il libro (naturalmente), e portare avanti questa specie di rubrica. Ma veniamo al dunque. Come stanno andando le cose?
Ad oggi, mentre scrivo questo episodio, sto terminando “Inferno”. La cosa strana, però, è che quando penso di essere arrivato alla fine, mi accorgo che “l’inferno” che vivevo in quel periodo, non è finito con l’uscita dall’ospedale. Anzi, in un qualche modo, il mio ricovero a Milano mi aveva preservato dall’affrontare determinate situazioni, che invece avrei incontrato una volta uscito. Prima fra tutte, il giudizio della gente. In unità spinale, quando tutti si condivide la stessa diagnosi, diventa automatico guardare una persona sulla sedia a rotelle e vedere oltre. Vederci una persona, e non un disabile e basta. Nel mondo, e questo l’ho imparato la mia pelle, non è stato così.
Quindi, quando dico che sto terminando “Inferno”, non sono proprio onesto. Sto solo finendo di raccontare le esperienze vissute all’Ospedale Niguarda.
Dal punto di vista un po’ più tecnico, una cosa che mi sta aiutando nella stesura di Venti Decimi, è la mappa mentale che ho creato prima di iniziare a scriverlo. Se non conosci le mappe mentali, o non le hai mai usate, ti consiglio un libro davvero interessante. Una mappa mentale, è un pensiero trasposto su carta. C’è un’idea centrale, che nel mio caso è “libro”, e da quest’ultima partono diversi bracci, che sono tutte le associazioni. È come una mappa del tesoro dei pirati, che mi serve per mantenere la rotta ed arrivare il mio obiettivo. Posto qui sotto la prima bozza, per darti un’idea di come funziona.
Mi accorgo che sto producendo molto in questo periodo, per quanto riguarda la scrittura. Ho un post in cantiere, che necessita qualche ritocco, ma è praticamente finito. È su un argomento molto forte, che potrebbe infastidire parecchie persone. Non ho ancora deciso se pubblicarlo, o lasciarlo fra le innumerevoli bozze di articoli mai condivise di questo blog. Non so, si vedrà!
Noi ci rivediamo mercoledì, con l’ottavo episodio! A presto!