
Ciao. Ho proprio pochi minuti. Ma devo parlare di una cosa che ultimamente mi brucia dentro. Una parola che, con il tempo, ho imparato ad odiare. Lo so, odio sembra esagerato come sentimento da provare per una parola, ma ti posso assicurare che solo a sentirla nominare mi viene l’orticaria. Sicuramente la conosci e qualche volta l’avrai pure usata. Come biasimarti, l’ho fatto anch’io per molto tempo. Poi ho deciso di cambiare.
L’avrai sicuramente già capito dal titolo, ma se la cosa non fosse ancora ovvia, la parola incriminata è “forse“. Il vocabolo più insipido della lingua italiana. Perché tanta avversione verso queste cinque lettere? Perché con il forse non si va da nessuna parte. Chiunque lo pronunci, secondo me, si ritrova immediatamente in uno stato di incertezza. Ma vediamo questa mia teoria in un esercizio pratico.
Sei a bordo di un aereo che sta per decollare, e ad un tratto la voce del comandante gracchia nell’interfono: “Benvenuti a bordo di questo volo, siete pregati di stare seduti con le cinture allacciate, i sedili in posizione eretta e con il tavolino di fronte a voi chiuso. Il volo durerà un’ora, forse arriveremo a destinazione.” Come ti senti? Scommetto che vuoi scendere dall’aereo, non è vero?
Oppure sei con la donna della tua vita, la serata è magica e tu sei pronto a chiederle la mano. È tutto come l’hai sempre immaginato, le luci, i suoni e lei. La guardi negli occhi, e le dici: “mi vuoi sposare?” La sua risposta?”Forse.” Tu, che sentimento provi? È la risposta che sognavi? Non ti ha detto di no, questo è vero! Ma cosa puoi costruire con un forse?
Lo sento nominare troppe volte. Vedo gente attorno a me che non ha il coraggio di fare una scelta. Di prendersi la responsabilità di rispondere si, o no. Di cosa avranno paura? Di creare dolore, di deludere? Non riesco a darmi una risposta.
Io sarò strano, ma ultimamente vedo il mondo o bianco, o nero. Non credo più alle sfumature di grigio che stanno nel mezzo. Bisogna scegliere. Scegliere di smettere di fumare. Scegliere di chiederle di uscire. Scegliere di decidere cosa fare della tua vita. Fai le tue scelte, e convivi con ciò che ne risulterà. Magari sbaglierai, ferirai qualcuno, creerai dolore. Ma potrai dire di aver avuto coraggio, e di aver preso in mano il tuo destino.