Rimpianti.

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Ho appena finito di guardare il film “Happy Family” per la seconda volta, e oltre alla scena del pianoforte, che ritengo bellissima, mi ha molto colpito il momento in cui Ezio e Caterina sono l’uno di fronte all’altro e guardandosi pensano la stessa cosa: “Vorrei baciarla, ma ho paura a chiederglielo.” Da qui è partita la mia riflessione, mi sono chiesto quante cose non avessi fatto nella vita per paura delle conseguenze, quante cose non avessi detto per timore di come avrebbero reagito le persone a cui erano indirizzate e con amarezza ho ammesso a me stesso che erano così tante che non sarei nemmeno riuscito a contarle.

La vita, come ci racconta il film e come vi racconta la mia storia, non la possiamo controllare e soprattutto non possiamo decidere quando e come finirà, come se fossimo tutti delle marionette calate su un palco scenico che, indipendentemente da come stiano recitando la propria parte, vengano costrette a lasciarlo da un burattinaio che sta sempre dietro le quinte e non si mostra a nessuno. Tutto cambia con la velocità di un battito d’ali, e spesso il cambiamento lascia qualcuno pieno di dubbi e domande che presto si trasformano in rimpianti, in parole mai dette, scuse mai fatte e baci mai dati.

La lezione che vorrei riusciste a trarre da questo post, per quanto presuntuosa possa sembrare come richiesta fatta da uno che nella vita più che darne di lezioni ne ha prese, è di provare a immaginare le cose che vorreste portare a termine o le cose che vorreste dire se questo fosse il vostro ultimo giorno disponibile per farlo, e se possibile di trovare il coraggio per buttarsi e farle senza pensare a quello che succederà dopo, perché un dopo potrebbe non esserci mai più.

 

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