Tunnel.

Sto pensando a  quanto sia cambiata la mia vita. Dal 1 Marzo 2008 sono passati quasi nove anni, e io ho passato un terzo della mia vita su una sedia a rotelle. Ci sono momenti di quiete, durante i quali mi fermo e penso alla strada che ho fatto finora. Mi manca essere in pieno controllo della mia vita? Ogni giorno. Per quanto mi sia abituato, non passa giorno in cui io non pensi almeno una volta a quanto mi piacerebbe essere di nuovo indipendente. A volte chiudo gli occhi e mi immagino scalzo su una spiaggia, in un attimo affondo le dita nella sabbia e corro verso il mare. Il vento che mi sferza il volto, mi tuffo nell’acqua cristallina e lascio che il freddo pervada il mio corpo. Fluttuo nell’acqua finché il sopra non è sotto, e si spegne la luce. Mi manca questa libertà. La possibilità di scegliere. Di sbagliare. Di volare.

Mi chiedo il senso di tutto questo. Chi l’ha deciso? E perché scegliere me? Cosa avevo in più degli altri? Cosa avevo in meno? Non c’è risposta, mi dico. E torno qui, seduto. A raccontar la storia d’un ragazzo che del mondo si sentiva il padrone, e non si preoccupava della vita. Si era dato sconfitto in partenza, invece ancora lotta. L’ha lezione l’ha imparata, suo malgrado, ed ora da una nuova prospettiva, parla al mondo.

Non so chi tu sia, né da dove tu stia leggendo. Non conosco la tua vita, né le difficoltà che stai affrontando. Ma per te ho un messaggio: c’è luce in fondo al tunnel. Se ancora non la vedi, vai avanti e non curarti dell’oscurità. Un giorno, inaspettatamente, ne verrai inondato. Un giorno, inaspettatamente, scoprirai di aver vinto.

Che il tuo 2017 sia l’anno della svolta, in cui ti svegli dal torpore, e ritorni alla vita.

 

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