Buon Anno.

Ciao! Siamo ufficialmente arrivati alla fine del 2018 e, come faccio ogni anno (di questa ultima affermazione non sono poi tanto sicuro), è arrivato il momento di tirare le somme con un post. Negli ultimi anni, dicembre è diventato il mio mese di riflessione personale. Nei miei momenti liberi, mi ritrovo spesso a pensare a tutti gli eventi successi, agli obiettivi che ho raggiunto, e a quelli che ho clamorosamente mancato. Solitamente, in questo periodo, mi ritrovo insoddisfatto. Nel mio eterno iper auto criticismo, ho sempre l’impressione di non aver fatto abbastanza, di non aver compiuto i passi giusti, e di essere ancora lontano anni luce dalla persona che voglia diventare. Ma non oggi, non quest’anno.

Mentre uscivo dal vialetto di casa con l’auto, e mi appuntavo mentalmente di scrivere questo post, ho ripensato a tutto quello che ho conquistato in questo 2018.

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Natale 2018

Ciao! Ho solo un paio di minuti, ma ho un pensiero che mi gira in testa da ieri sera di cui ti voglio parlare. È nato tutto da un messaggio che mi è stato inviato su Facebook da una lettrice di questo blog. Non racconterò nello specifico il contenuto, ma questa persona mi ha chiesto se nei post che pubblico qui, fossi davvero sincero. Ha esordito dicendo “Tu vuoi essere simpatico e lo sei, vuoi sembrare allegro e lo sembri, ma a me, i tuoi occhi sembrano tristi. Mi sembra che dentro di te ci sia rabbia, certamente ne hai ragione, e se così fosse, allora buttala fuori anche con chi ti legge. Io così, ti sentirei più vicino.”

Mi ha fatto piacere, come mi fa piacere con tutti messaggi che ricevo, avere la possibilità di confrontarmi con lei, e spiegarle quale filosofia mi porti a comportarmi come faccio, ogni giorno. Perché sebbene a me risulti limpido e cristallino, non posso fare a meno di riconoscere che agli occhi delle altre persone, il mio atteggiamento risulti strano, a tratti addirittura incomprensibile. La domanda che si pongono, almeno credo, è come sia possibile che io, con tutto quello che mi è capitato, possa essere felice. Come può il mio atteggiamento positivo non essere una forzatura, se la vita è stata tanto crudele nei miei confronti? Sono davvero immune alle emozioni negative?

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Pasqua

Mi è sempre piaciuta la Pasqua. Non tanto per la sua connotazione religiosa, che nella vita non ho mai veramente approfondito (mi considero infatti rimandato a settembre come cattolico), quanto più per il suo significato di rinascita. Sì perché, la Pasqua arriva in primavera e porta con sé una ventata di novità che l’inverno fa dimenticare ai più. C’è il sole, arrivano i primi fiori, i primi profumi, il mondo sembra quasi risvegliarsi. Penso questo, mentre sono nel letto e vedo la luce entrare dalla mia finestra. Continua a leggere Pasqua