Fumo.

smokeScrivo così di rado su questo blog che quasi non mi ricordo più come si fa. Ho perso interesse nei confronti della scrittura e non ho idea di come fare a ribaltare questa situazione. Non m’interessa nemmeno provarci. Perché non scrivi? Mi pongo la stessa domanda ogni giorno senza mai trovare una risposta che mi soddisfi pienamente. Continua a leggere Fumo.

Il Primo Marzo.

Ciao a tutti, mi chiamo Marqo e scrivo cazzeggio su questo blog da più di un anno. Oggi ricorre l’anniversario della capriola che sei anni fa mi ha fatto conoscere un ambiente che mai avrei voluto scoprire, e come ogni anno ho una sensazione di disagio allo stomaco paragonabile solo alla peggiore delle hangovers. Ci penso e mi ripeto: “Quanto va veloce il tempo, sono davvero passati sei anni?” A me sembra sia successo ieri! Continua a leggere Il Primo Marzo.

Netlog.

Ricordatidelfrenodietro.Stavo guardando il mio vecchio profilo di Netlog e non ho potuto fare a meno di pensare, con una punta di tristezza, a quanto mi manchi quel periodo della mia vita. Ho “sfogliato” le foto una ad una cercando di rivivere le sensazioni che gli “vorticavano” attorno nel momento in cui le ho scattate, ho risentito l’odore di mare che aleggiava nel campeggio in Corsica, mi sono nascosto dal caldo soffocante di Luglio in casa Canclini e trepidante ho atteso un Booster che sembrava non essere pronto mai, ho rivisto la seconda C dell’ITIS di Cremona e le risate che mi facevo con il Blando, ho sentito il sapore di sigaretta che accompagnava ogni mio intervallo e mi sono sentito un’altra volta onnipotente mentre la ruota davanti del mio motorino si staccava da terra e cominciava l’impennata. Continua a leggere Netlog.

Buon Natale.

Santa

Questo post ha tormentato la mia notte, sono andato a letto alle 2 e non sono riuscito ad addormentarmi per molto tempo. Ho continuato a pensare al Natale, allo spirito con cui lo si affronta e alle parole da utilizzare per descrivere come mi sento in questo momento. Sono stato sdraiato nel letto a fissare il soffitto e a maledire la paralisi che mi inchiodava li, impedendomi addirittura di “catturare” i miei pensieri con l’inchiostro in un’agenda. Continua a leggere Buon Natale.

Limitless.

Limitless.Oggi sono andato in università e ho seguito un’ora di letteratura. Mentre il professore raccontava la vita di Torquato Tasso la mia mente era, tanto per cambiare, altrove. Guardavo i miei compagni di corso, osservavo le ragazze che come me avevano avuto la cattiva idea di iscriversi all’università e pensavo a quanto sarei apparso diverso ai loro occhi se non ci fosse stata alcuna traccia della lesione midollare sul mio corpo. Immaginavo di poter prendere posto in un banco, sedermi e conoscerle. Cosa avrebbero pensato di me se al posto dell’ingombrante presenza della sedia a rotelle ci fosse stata una stretta di mano ed un corpo completamente sano? Continua a leggere Limitless.

Sick.

Sick.Questa sera ho deciso di restare a casa, ho bisogno di pensare e, se ci riesco, di scrivere. Mi sono ricordato oggi pomeriggio che questo blog ha compiuto un anno proprio ieri. Un “progetto” che ho iniziato con la certezza di vederlo aggiungersi all’immensa pila di fallimenti che ho collezionato durante la mia vita e che invece è sopravvissuto per ben 365 giorni. Continua a leggere Sick.

Ci pensi mai?

Gump

Pensi mai alle svolte inattese che prende la vita? Pensa a me, un ragazzino di paese che credeva di avere il mondo in mano e che si è ritrovato in carrozzina senza rendersene conto. Pensa a Pietro Ferrero, l’eroe del settore dolciario mondiale che è morto d’infarto a soli quarantotto anni quando sembrava avere tutto nella vita. Pensa a Marco Simoncelli, pilota di moto dal futuro roseo morto a Sepang in una gara che non serviva più a nessuno. Continua a leggere Ci pensi mai?

Lascia andare l’odio.

Imagine.

Sono arrivato a casa da circa un’ora e, mentre scorrevo il feed di twitter per vedere un po’ cosa succede nel mondo, il mio sguardo è stato subito attirato dalla seguente notizia: “Razzi dal Libano contro il nord di Israele, Netanyahu: «Chi ci fa male si farà male»“.

Mentre si dipingeva nella mia testa l’ennesimo scenario di guerra (pressoché identico a quello afgano, iracheno, siriano, egiziano e a tutti gli altri che ho potuto osservare negli ultimi 10 anni) non ho potuto fare a meno di domandarmi: “Perché non riusciamo ad andare d’accordo gli uni con gli altri?” Continua a leggere Lascia andare l’odio.

Readers.

Up.Sto pensando a cosa scrivere su questo blog da un mese, da trenta giorni non faccio altro che fissare lo schermo con l’intenzione di “buttar giù” due righe e tutte le volte che lo faccio mi blocco dopo due parole. Questo “diario” dove scrivo quello che mi passa per la testa è diventato così importante nella mia vita da occupare i miei pensieri prima di addormentarmi, senza che me ne rendessi conto ha cominciato ad avere un seguito e adesso è come se non riuscissi più a dimenticarmene. Continua a leggere Readers.